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Manifestazione San Raffaele alla Regione Lazio
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Si è svolta mercoledì 13 aprile 2011 una seconda manifestazione di protesta sotto la sede della Regione Lazio. Alla manifestazione hanno aderito spontaneamente i dipendenti di San Raffaele, i pazienti e i loro familiari (se vuoi vedere il filmato clicca qui).
La manifestazione si è resa necessaria perché il San Raffaele rischia la chiusura e Noi tutti non possiamo assistere inermi a questa disgrazia che si ripercuote su oltre 2.300 pazienti ricoverati e sui loro parenti, sui cittadini che tutti i giorni usufruiscono di oltre 5.000 prestazioni ambulatoriali, sui 3.171 professionisti impiegati nelle attività di Assistenza e di Ricerca, senza considerare le pesanti ricadute sull’indotto che ruota intorno alle 17 strutture del gruppo.
La chiusura del San Raffaele è una CATASTROFE dalle dimensioni doppie rispetto a quelle di Alitalia, che sta passando sotto il silenzio colpevole delle Istituzioni e dei mass media!
Le discutibili scelte di politica sanitaria, aggravate da comportamenti inspiegabili dell’amministrativa regionale, stanno colpevolmente disperdendo un importante patrimonio di professionalità.
Gli incontri avvenuti nell’ultimo biennio tra l’azienda e la Regione Lazio non hanno portato ad alcuna soluzione della crescente crisi finanziaria che ha colpito l’Azienda, a causa dei mancati pagamenti, da parte della Regione, delle prestazioni sanitarie già rese per un ammontare di quasi 150 milioni di Euro; né sono serviti ad affrontare l’altrettanto importante nodo della riorganizzazione delle attività sanitarie del Gruppo, che attende ancora di veder approvare l’intesa sul Piano di organizzazione alla luce dei pesanti tagli subiti.
Non possiamo assistere senza intervenire e senza considerare le ripercussioni che inevitabilmente si avranno su malati e lavoratori.
Se condividete queste ragioni, Vi invitiamo a sostenere il comitato di difesa del San Raffaele firmando la petizione presso tutte le nostre strutture oppure scrivendo direttamente all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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