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COMUNICATO STAMPA
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Alla luce dello scenario prospettatosi a seguito della comunicazione di San Raffaele S.p.A., recentemente inviata a tutte le Autorità e Istituzioni competenti, della cessazione dell'attività nel Lazio a far data dal 15 aprile p.v. che porterà a delle conseguenze disastrose per i cittadini della nostra Regione, si è costituito il COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE a tutela degli oltre 2.300 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, dei loro parenti, degli oltre 5000 utenti che tutti i giorni usufruiscono delle prestazioni ambulatoriali nelle altre strutture del Gruppo, nonché degli oltre 3mila operatori direttamente impiegati nelle attività di Assistenza e di Ricerca della San Raffaele e degli occupati dell’indotto.
Questa catastrofe, dalle dimensioni doppie rispetto a quelle di Alitalia, sta passando sotto il silenzio assordante e colpevole delle Istituzioni e dei mass media!!!
Sono state già inviate le lettere di licenziamento a tutti i lavoratori e stiamo assistendo alle scene di disperazione di coloro che le hanno gia ricevute!!!
Questa difficile situazione aveva già avuto la sua prima, immediata conseguenza nel blocco degli stipendi del mese di marzo dei lavoratori del Gruppo, a causa delle difficoltà finanziarie in cui l’Azienda versa visto il colpevole ritardo con cui la Regione Lazio sta provvedendo ai pagamenti, venendo meno ai propri impegni contrattuali e obblighi di legge.
Si sta colpevolmente disperdendo un importante patrimonio di professionalità degli addetti e di servizi sanitari di qualità che da sempre hanno fatto del Gruppo San Raffaele un punto di riferimento nel mondo della Sanità Laziale e nazionale, e nel campo della ricerca scientifica che ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti anche a livello internazionale.
Non possiamo tollerare che l’operatività quotidiana di assistenza ai pazienti e di ricerca scientifica sia costantemente messa in discussione da scelte di politica sanitaria spesso discutibili, aggravate da comportamenti inspiegabili della tecnostruttura amministrativa regionale.
La scelta di tagliare 361 posti letto, di cui ben 93 all’IRCCS San Raffaele Pisana, che per di più si è visto assegnare ZERO POSTI LETTO DI ALTA SPECIALITA’ RIABILITATIVA, mette in discussione la missione e la continuità dell’attività assistenziale e di ricerca dell’Istituto Scientifico nel campo della neuroriabilitazione e dell’alta specialità Cardio – respiratoria.
Gli avvenuti incontri dell’ultimo biennio tra rappresentanti di San Raffaele S.p.A. e della Regione Lazio non hanno portato ad alcuna soluzione della crescente crisi che ha colpito l’Azienda ed hanno impedito di fatto la riorganizzazione delle attività sanitarie del Gruppo resa assolutamente necessaria a causa dei pesanti tagli subiti.
Non possiamo assistere inermi all’ennesimo giro di valzer che si ripercuote come al solito sulle fasce più deboli della società civile, i malati e i lavoratori.
Siamo convinti della volontà di tutte le parti interessate a trovare una soluzione positiva in considerazione della innegabile necessaria utilità dei servizi assistenziali delle Strutture della San Raffaele nell’ambito del territorio regionale.
Il neonato Comitato per la Difesa del San Raffaele ha pertanto, quale prima azione, richiesto alla Presidente Polverini di intervenire urgentemente per trovare insieme una adeguata soluzione e per questo di essere ricevuto quanto prima.
Alla lettera aperta ha allegato oltre 5mila firme di adesione al Comitato raccolte in soli 2 giorni.
Se vuoi entrare in contatto con il COMITATO PER LA DIFESA DI SAN RAFFAELE scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.