Dossier Sanitario Elettronico: la tecnologia al servizio del paziente

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DSEEssere sempre in pole position nell’innovazione ICT in sanità: è per questo motivo che il 15 Luglio, la BU ICT di San Raffaele SpA ha ufficialmente avviato il Progetto Dossier Sanitario Elettronico San Raffaele (DSE_SR). Possiamo paragonare il Dossier Sanitario Elettronico ad un raccoglitore virtuale, che tiene traccia di tutti i contatti che il paziente avrà con la struttura sanitaria. In pratica si tratta di uno strumento che consente la raccolta strutturata dei dati inerenti la salute del paziente e il suo percorso diagnostico-terapeutico, nonchè delle attività amministrative connesse ai ricoveri o alle prestazioni ambulatoriali.

Insieme alla Cartella Clinica Elettronica (CCE), e al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), il Dossier Sanitario Elettronico (DSE) ha l’obiettivo di fornire un supporto alla gestione informatizzata, uniforme, aggiornata e integrata dei dati anagrafici, clinici e sanitari del paziente lungo tutto il ciclo di assistenza sanitaria all’interno di una determinata struttura sanitaria, Azienda Ospedaliera o IRCCS. Oggi il Dossier Sanitario Elettronico viene indicato come uno degli ambiti applicativi chiave per l’innovazione ICT in sanità: anche il Garante per la Protezione dei Dati Personali definisce il DSE come una delle “numerose iniziative in atto volte a migliorare l’efficienza del servizio sanitario attraverso un ulteriore sviluppo delle reti ed una più ampia gestione informatica e telematica di atti, documenti e procedure”.

Il San Raffaele ha deciso di investire con forza nel progetto DSE: l’obiettivo è migliorare in modo decisivo l’efficacia delle cure, l’efficienza dei processi sanitari e la qualità complessiva del servizio offerto. Grazie al DSE gli operatori sanitari coinvolti nei processi di cura potranno condividere informazioni fondamentali a supporto della diagnosi e del percorso terapeutico, indipendentemente dalla localizzazione fisica del paziente. Inoltre dati conservati nel DSE potranno essere utilizzati anche a scopi epidemiologici e di ricerca.

DSE

Il Dott. Fabio Fricano, Direttore della BU ICT di San Raffaele, è l’ideatore ed il Responsabile di questo importante progetto. Intervistatore (I): Dott. Fricano, negli ultimi mesi nelle convention sull’innovazione e le nuove tecnologie in ambito sanitario si parla molto di Cartella Clinica Elettronica, Fascicolo Sanitario Elettronico e Dossier Sanitario Elettronico.

Può spiegarci la differenza tra questi diversi ambiti di innovazione e come il Dossier Sanitario Elettronico il San Raffaele si inserisce in tale contesto? 
Negli ultimi anni il ruolo dell’Information Technology all’interno delle aziende sta diventando sempre più importante. Oggi le informazioni rappresentano un asset strategico per consentire alle aziende di ottimizzare i propri processi e di fornire ai propri clienti servizi o prodotti sempre migliori. Ciò è ancor più vero nel settore sanitario, dove la tendenza del mercato si sta muovendo sempre più verso un’idea di sistema informativo paziente-centrico, in grado di garantire al personale sanitario un adeguato supporto nel corso dell’intero processo di cura del paziente. E’ in questo contesto che si inserisce il Dossier Sanitario Elettronico. Un DSE riporta, con modalità informatiche di vario tipo che ne rendono possibile un'agevole consultazione unitaria, informazioni riguardanti lo stato di salute di un individuo relative a più eventi clinici presenti e trascorsi, anche trasversali alle varie discipline sanitarie, laddove la CCE è invece riferita ad un unico evento clinico circoscritto ad un’unica disciplina. L’obiettivo del DSE è quello di ottenere, presso un organismo sanitario in qualità di unico titolare del trattamento, come nel caso di San Raffaele, uno strumento in grado di documentare tutta la storia clinica del paziente. Il FSE rappresenta un concetto di più ampio respiro perché è volto a documentare tutti gli eventi clinici relativi ad un paziente presso più titolari del trattamento. Quindi rappresenta un processo più complesso e più delicato, perché investe soggetti diversi che possono essere pubblici e privati. La realizzazione fattiva del FSE necessita forzatamente di più tempo, proprio perché non dipende da un unico ente ma dalla collaborazione di più soggetti. Infatti allo stato corrente sono presenti solo alcune linee guida redatte dal Garante per la Privacy e dal CNR. Il DSE invece rappresenta un ambito che oggi appare più concreto ed è quello su cui abbiamo deciso di concentrarci.

Come è nata l’idea di tale progetto e precisamente in cosa consiste? In questi anni, l’implementazione e l’evoluzione del Sistema Informativo Sanitario Aziendale ha avuto come primario obiettivo la formazione di una base dati, connessa al processo di cura del paziente, necessaria per le attività di controllo e di informatizzazione del processo amministrativo. Questa operazione è stata necessaria per migliorare i processi aziendali connessi al ciclo attivo e consolidare il patrimonio informativo a supporto delle attività “core”. Ma adesso occorre compiere un ulteriore passo in avanti. Oggi abbiamo la necessità di adeguare gli strumenti per valutare, rispetto allo standard organizzativo definito, aspetti manageriali chiave come l’impiego delle risorse aziendali per la gestione dei processi operativi, i fattori che concorrono alla determinazione dei costi di produzione, l’efficienza del percorso di cura. Il Progetto “Dossier Sanitario Elettronico” è nato proprio con l’obiettivo di migliorare tali aspetti, instaurando le condizioni di base necessarie per agevolare la realizzazione di uno strumento di valutazione a vari livelli che consenta il monitoraggio dei processi operativi e delle risorse necessarie per la loro gestione. La chiave per la realizzazione di tale modello è rappresentata da un’evoluzione del Sistema Informativo Aziendale che veda nella centralità del Paziente il suo fulcro, in grado di catalizzare miglioramenti sia a livello di processi economico-gestionali, sia a livello di processi medico-sanitari. In tale ottica, questo progetto riveste un ruolo decisivo per innescare un processo di controllo e miglioramento continuo dell’Azienda a livello operativo, direzionale e strategico.

Che impatti avrà questo progetto sull’azienda e sul modo di lavorare delle persone?
Questo Progetto impatterà su tutte le 16 strutture aziendali e su 16 discipline sanitarie, coinvolgerà il Top Management dell’azienda ed un Team di Lavoro multidisciplinare di quasi 20 persone, per una durata complessiva stimata in circa due anni. Un simile progetto non può non avere un notevole impatto a livello organizzativo, perché richiede un cambiamento nel modo di lavorare delle persone. Questa rappresenta una sfida irrinunciabile che l’azienda deve cogliere per guadagnare un importante vantaggio competitivo e consolidare la propria leadership sul mercato. Per questo ci è stato garantito un forte committment da parte del Top Management per realizzare il cambiamento. Lo ripeto: questa rappresenta un’occasione irripetibile per ottenere un pieno utilizzo delle funzionalità previste dagli applicativi aziendali, riducendo gli sprechi e le inefficienze e massimizzando lo sfruttamento delle risorse a disposizione.

In concreto, che benefici apporterà tale Progetto?
Il Progetto apporterà importanti benefici sia sui processi economico-gestionali che sui processi medico-sanitari. Avremo a disposizione strumenti di analisi sulla distribuzione dei costi di produzione, sul livello di utilizzo delle risorse per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, sulle marginalità di produzione suddivise per DRG, struttura, disciplina, sugli scostamenti dei percorsi di cura attuati rispetto agli Standard definiti, oltre ad una completa documentazione delle attività di cura del Paziente, alla tracciabilità delle attività mediche e ad un adeguato supporto al controllo del processo di cura. Il Progetto comporterà l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche messe a disposizione degli operatori come computer, palmari, netbook, tablet-pc, stampanti. Le strutture saranno dotate anche di una rete wireless per consentire la compilazione del dossier clinico direttamente “al letto del paziente”.

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