Menù Chi Siamo
Fondazione San Raffaele, online il nuovo sito. Essenzialità, estetica e facilità di navigazione i punti di forza della struttura sviluppata da DNSEE
- Dettagli
- Creato Lunedì, 10 Settembre 2012 01:00
- Visite: 3793
Restyling per il sito della Fondazione San Raffaele - www.fondazionesanraffaele.com, da oggi online. Dinamica e innovativa la struttura. Nuovo il look grafico ottimizzato anche per tablet e smartphone secondo i più moderni canoni della comunicazione web.
La rivisitazione curata dall’Agenzia romana DNSEE è stata realizzata cercando di coniugare e calibrare essenzialità, estetica e facilità di navigazione. «La tecnologica vincente», dichiarano dalla web agency, «è quella più semplice da usare. Non esiste una tecnologia migliore di altre. Esiste quella più efficiente, in quel momento, in quel contesto. Ed il primo parametro da valutare è la semplicità d’uso: semplicità vuol dire apertura, vuol dire diffusione, vuol dire portare l’utente al centro. Noi non creiamo software, creiamo soluzioni che funzionano al meglio». «L’utente deve essere al centro», sottolineano, «Raccontiamo storie alle persone, facciamo software che devono essere usati dalle persone. Pensati per le persone. È la user experience a guidare le nostre attività: qualsiasi tipo di interazione o relazione deve essere pensata focalizzandosi sull’utente, non sul brand, non sul prodotto. E’ la comunicazione o l’applicazione che si adatta all’utente, non viceversa».
Assistenza, ricerca, formazione sono le sezioni che articolano la home page e le chiavi di accesso a tutte le principali informazioni sull’attività del Presidio Ospedaliero di Riabilitazione ad Alta Specialità di Ceglie Messapica, gestito in provincia di Brindisi dalla Fondazione, e che, da oltre 12 anni, rappresenta un fiore all’occhiello della sanità regionale in ambito riabilitativo.
Accordo raggiunto tra San Raffaele e Regione Lazio
- Dettagli
- Creato Venerdì, 27 Maggio 2011 04:00
- Visite: 4247
Dopo una difficile ed estenuante trattativa che ha visto coinvolti tutti i dipendenti della San Raffaele, nessuno escluso, per salvaguardare la dignità professionale senza disperdere l’immenso patrimonio culturale, scientifico e umano che l'azienda ha costituito in questi anni di impegno e sacrificio, la notte del 26 maggio sono state poste le basi per la ratifica di un accordo che soddisfa entrambi le parti.
Pur non accogliendo tutte le richieste che già contemplavano le riduzioni previste nel piano di rientro regionale, l’obiettivo che è stato raggiunto, in un momento di crisi e di riorganizzazione della sanità all’interno della regione, costituisce delle certezze dalle quali ripartire.
L’azienda si sta impegnano in un importante riorganizzazione che la vedrà attivamente coinvolta nei prossimi mesi e condurrà al riconoscimento di attività altamente professionali e specializzate che già caratterizzavano le sue strutture.
Attraverso questa riorganizzazione l'azienda garantirà non solo il futuro dei suoi dipendenti ma anche la crescita dell’azienda con un inevitabile impatto positivo sui livelli occupazionali e sullo sviluppo professionale.
Lasciando alle spalle dubbi, paure ed incertezze che pesavano sul futuro, finalmente la dipendenza potrà concentrare tutte le sue energie sul lavoro e su quello che sa fare meglio: prendersi cura delle persone che con fiducia si rivolgono alla San Raffaele.
L'azienda ringrazia tutto il personale che in questo periodo di difficoltà, di sacrifici e di incertezza, ha mostrato con orgoglio e dignità il proprio CARATTERE lottando e sacrificandosi per mantenere vivo lo spirito che ha sempre contraddistinto il loro operato, grazie al quale oggi si può guardare con fiducia e serenità il futuro.
Manifestazione San Raffaele alla Regione Lazio
- Dettagli
- Creato Mercoledì, 13 Aprile 2011 12:53
- Visite: 2972
Si è svolta mercoledì 13 aprile 2011 una seconda manifestazione di protesta sotto la sede della Regione Lazio. Alla manifestazione hanno aderito spontaneamente i dipendenti di San Raffaele, i pazienti e i loro familiari (se vuoi vedere il filmato clicca qui).
La manifestazione si è resa necessaria perché il San Raffaele rischia la chiusura e Noi tutti non possiamo assistere inermi a questa disgrazia che si ripercuote su oltre 2.300 pazienti ricoverati e sui loro parenti, sui cittadini che tutti i giorni usufruiscono di oltre 5.000 prestazioni ambulatoriali, sui 3.171 professionisti impiegati nelle attività di Assistenza e di Ricerca, senza considerare le pesanti ricadute sull’indotto che ruota intorno alle 17 strutture del gruppo.
La chiusura del San Raffaele è una CATASTROFE dalle dimensioni doppie rispetto a quelle di Alitalia, che sta passando sotto il silenzio colpevole delle Istituzioni e dei mass media!
Le discutibili scelte di politica sanitaria, aggravate da comportamenti inspiegabili dell’amministrativa regionale, stanno colpevolmente disperdendo un importante patrimonio di professionalità.
Gli incontri avvenuti nell’ultimo biennio tra l’azienda e la Regione Lazio non hanno portato ad alcuna soluzione della crescente crisi finanziaria che ha colpito l’Azienda, a causa dei mancati pagamenti, da parte della Regione, delle prestazioni sanitarie già rese per un ammontare di quasi 150 milioni di Euro; né sono serviti ad affrontare l’altrettanto importante nodo della riorganizzazione delle attività sanitarie del Gruppo, che attende ancora di veder approvare l’intesa sul Piano di organizzazione alla luce dei pesanti tagli subiti.
Non possiamo assistere senza intervenire e senza considerare le ripercussioni che inevitabilmente si avranno su malati e lavoratori.
Se condividete queste ragioni, Vi invitiamo a sostenere il comitato di difesa del San Raffaele firmando la petizione presso tutte le nostre strutture oppure scrivendo direttamente all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per seguire le nostre iniziative e per esprimere liberamente la vostra opinione siamo presenti sulla pagina FACEBOOK www.facebook.com/home.php#!/group.php?gid=250290017964
Hospice di Rocca di Papa e Velletri: parte il Dossier Sanitario Elettronico
- Dettagli
- Creato Giovedì, 12 Maggio 2011 10:14
- Visite: 5162
E’ stato dato ufficialmente l’avvio all’utilizzo della cartella clinica informatizzata per l’ottimizzazione della presa in carico residenziale e domiciliare in cure palliative. La realizzazione di tale progetto, che utilizza un sistema di gestione della documentazione del paziente basato su tecnologie informatiche innovative, è stato presentato l’11 maggio scorso al San Raffaele Rocca di Papa. La realizzazione del progetto rappresenta una tappa essenziale per la San Raffaele S.p.A. che ha come “mission” il miglioramento della qualità assistenziale anche attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie.
Si tratta, quindi, di una nuova frontiera nell’applicazione della tecnologia a supporto dei processi clinici; risultato ottenuto grazie alla collaborazione tra l’Unità Operativa di Cure Palliative del San Raffaele, di cui è coordinatore scientifico il Prof. Mario Roselli, la BU ICT San Raffaele e la società Olomedia s.r.l. che ha sviluppato e implementato il sistema informatico.
Nella quotidiana attività assistenziale, oltre ai miglioramenti in termini di leggibilità e comprensibilità della documentazione clinica, come imposto, peraltro, dalla normativa cogente, un simile approccio consente di ottimizzare l’uso delle risorse, attraverso l’eliminazione di ridondanze, la definizione chiara dei processi condivisi, l’attribuzione trasparente delle responsabilità e la gestione automatizzata di alcune pratiche assistenziali.
E’ questo il primo atto di una progettualità, voluta fortemente dall’azienda, che ha come obiettivo finale quello di creare per tutte le strutture del gruppo una cartella clinica elettronica che consentirà, con ovvi vantaggi, sia la gestione corrente dell’assistenza sia la possibilità di realizzare ricerca collaborativa di alto livello, avendo un numero elevato di reparti che condividono la stessa cartella clinica.
Leggi tutto: Hospice di Rocca di Papa e Velletri: parte il Dossier Sanitario Elettronico
SANITA' LAZIO: Incontro REGIONE-S.RAFFAELE - Spiragli di intesa
- Dettagli
- Creato Giovedì, 07 Aprile 2011 16:21
- Visite: 2808
AGI) - Roma, 7 apr. - Si aprono spiragli per la soluzione della situazione del Gruppo San Raffaele nel Lazio, le cui strutture sanitarie potrebbero chiudere entro il 15 aprile. I rappresentanti di San Raffaele S.p.A. hanno incontrato stamattina i vertici della Regione Lazio in merito alla grave situazione in cui versano le strutture sanitarie del Gruppo, con i conseguenti rischi per i lavoratori e la continuita' assistenziale. Lo rende noto il Gruppo San Raffaele, che sottolinea di aver preso atto che, da parte della Regione Lazio, "e' stato manifestato l'apprezzamento per le attivita' assistenziali e di ricerca svolte dalle Strutture del San Raffaele, ritenute una risorsa indispensabile nel panorama della sanita' regionale". L'incontro, si legge nella nota, "e' stato caratterizzato da reciproco rispetto e da uno spirito costruttivo teso, da ambo le parti, a risolvere concretamente tutte le questioni sollevate dal Gruppo San Raffaele e che lo hanno costretto ad avviare le procedure di chiusura dell'attivita' e di licenziamento di tutto il personale; decisione che, tuttavia, pur in presenza di possibilita' di soluzione, come emerse dall'incontro istituzionale di stamattina, l'Azienda non puo' ancora revocare, fino a quando non si arrivera' alla soluzione definitiva e concreta di tutti le problematiche sollevate. A tale scopo, le parti hanno condiviso la necessita' urgente ed indifferibile di arrivare a determinazioni regionali rapide e definitive entro il termine del 15 aprile e, conseguentemente, hanno stabilito di rivedersi domani alle ore 15.00, in un incontro anche a livello tecnico operativo, per proseguire il percorso oggi avviato, con un puntuale crono-programma che affronti tutte le questioni aperte". Nel contempo, l'Azienda, avendo ricevuto "una, seppur, minima parte di alcuni dei pagamenti dovuti, pur permanendo una gravissima tensione finanziaria, ha deciso di destinare tutte queste risorse al pagamento degli stipendi dei lavoratori, che si era vista costretta a sospendere". (AGI